Strade, ferrovie, centri di ricerca e ristoranti. Ospedali, scuole, complessi commerciali e poli per le biotecnologie. Sono alcuni dei progetti che i Paesi dell’Unione hanno realizzato con i fondi strutturali europei. Risorse che Bruxelles mette a disposizione degli Stati membri, per promuovere lo sviluppo territoriale. Un ricco salvadanaio, dal quale alcuni Stati del continente non attingono. E l’Italia è uno di questi.
Tra i fondi di coesione e di sviluppo regionale, Bruxelles ha predisposto nel periodo 2007-2013 circa 278 miliardi di euro. Una somma notevole, un terzo dell’intero budget dell’Unione europea. Al nostro Paese ne sono toccati circa 30 miliardi. In questi sette anni, il governo di Roma e gli enti regionali della Penisola sono riusciti a spenderne poco più della metà: una somma pari a 17,3 miliardi di euro. Il resto del “tesoretto”, pari a poco più di 16 miliardi, rimane inutilizzato: e…